Mostra d'arte: Renzo Codognotto, un viaggio senza fine

Pubblicata il 23/04/2018
Dal 05/05/2018 al 05/05/2018

Sesto al Reghena, Salone abbaziale, dal 5 al 27 maggio 2018.

Orari di apertura: dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18

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La nota critica di Guido Moro

Un viaggio senza fine

Il Maestro Renzo Codognotto nel suo lungo e luminoso percorso artistico non ha raccontato la vita, ma ha cercato di coglierne i sospiri, i momenti più intensi, quelli più veri.
Codognotto lo ha fatto con quella raffinata delicatezza pittorica e con quel modo misurato ed attento che gli appartengono non solo come artista, ma anche come uomo. È una persona curiosa della vita e delle cose, un artista aperto alla ricerca, libero nella sua espressione pittorica, capace di realizzare, con pochi e sapienti tocchi pittorici, opere poetiche e silenziose che, nella loro intimità, sembrano chiedere un momento di tregua, di sereno abbandono. Il suo è un viaggiare silenzioso, immerso nella luce pura e cristallina, rivelatrice di un mondo emozionale ed onirico, anche se lontano per la sua modernità compositiva dal chiarismo lombardo del Novecento.
Nella sua pittura si colgono atmosfere ovattate e fragili, protagoniste assolute nel respiro di un paesaggio, nell’onda lunga di una marina, nell’affacciarsi di un casolare, nell’intreccio cromatico delle viti, negli assolati campi di grano. La pittura di Renzo Codognotto respinge la parola, lo chiedono il corpo adolescenziale di una bagnante adagiata sull’arenile, l’intimità nascosta di un palazzo veneziano, il cuore di una conchiglia che porta con sé il profumo di quel mare tanto amato nel corso della sua vita. In un contesto luminoso, che richiama l’amore giovanile per l’affresco, lo sguardo si appoggia senza incertezze e l’immagine pittorica si manifesta nella sua espressione più immediata e vera, silenziosa ed amica.
La forza delle opere di Renzo Codognotto sta nella grande capacità di costruire, con poche e sapienti pennellate, scenografi e essenziali e misurate, capaci di imporsi senza rumore, senza invadenza; i toni sono misurati, le campiture tra terra e cielo ampie e leggere. La forma sembra dilatarsi, i volumi serrati e differenti nella loro identità, trovano spontaneamente il loro spazio e la composizione pittorica si adagia sulla tela con delicatezza nel tratto sottile e diamantino. L’impianto compositivo, la purezza dell’opera e la trasparenza della luce accompagnano lo sguardo in quel mondo poetico e silenzioso che da sempre ha caratterizzato l’opera di Renzo Codognotto. Codognotto nelle sue opere cerca e trasmette quel silenzio amico che gli appartiene e dal quale non ha mai voluto allontanarsi perché fonte d’ispirazione e di aiuto nel cogliere il senso delle cose e della vita. Il mondo agreste dai profili dorati, le marine pensose ed avvolgenti, le fi gure essenziali ed aristocratiche, le Venezie prive di orpelli, moderne nell’impatto visivo, frutto di un cubismo rivisitato,  lo abbracciano in un viaggio che sembra non avere fine.
Renzo Codognotto, nel suo peregrinare nel mondo dell’arte, non ha bisogno di compagni di viaggio, sono sufficienti i grigi madreperlacei, gli ocra rosati, i gialli dorati, i bianchi, gli azzurrini tenui e sottili che illuminano un orizzonte oltre il quale dimora l’assoluto, ciò che non appare, ma che invece palpita forte nel cuore di questo talentuoso artista, capace, con la sua pittura, di addolcire ogni cosa, di superare le angosce e di stringere tra le mani una passione vera ed autentica attraversata solo dalla luce dell’anima.

Guido Moro
 

Breve nota biografica di Renzo Codognotto

Nato a Cesarolo di San Michele al Tagliamento, risiede e opera a Codroipo. Ha frequentato e si è diplomato alla Scuola d’Arte Musiva di Spilimbergo.

I suoi primi dipinti risalgono al 1956 e riguardano temi naturalistici. Dopo alcune fasi di ricerca, negli anni ’60, si delinea in lui un impronta pittorica di pura matrice chiarista. Non è altro che una conferma della strada già tracciata nella fase giovanile, quando fu affascinato dalle tecniche dell’affresco. Inizia la frequentazione del “Centro Friulano di Arti Plastiche” di Udine, partecipando attivamente alle mostre collettive che si svolgono. La sua pittura, nel frattempo, si arricchisce di nuovi temi. Alle “marine” nelle quali si intervallano spiagge assolate e lagune silenziose, si alternano le nature morte con le conchiglie; alle vedute di Venezia si aggiungono le amate campagne Friulane; ai “rustici” e ai “paesaggi colti” nel variare delle stagioni.

Dal 1969 inizia a partecipare a concorsi e rassegne d’arte; si succedono mostre personali e collettive allestite in Italia e all’estero che propongono i risultati di una attività pittorica che ormai è giunta alla sua piena maturazione poetica. Nel 1973 espone alla Galleria “la Loggia” PN. Nel 1975 dopo varie collettive con i maestri friulani espone nella galleria d’arte “Il Ventaglio”. Nel 1977 mostra a Portogruaro alla galleria d’arte “la Plurima” e alla galleria “San Vidal” a Venezia e in quell’occasione viene notato da Guido Perocco, allora direttore del Museo d’Arte Cà Pesaro, che lo invita ufficialmente alla Triveneta delle Arti, cui partecipa con dieci opere presentate in catalogo da Paolo Rizzi. Lo stesso anno prende parte alla Mostra Lombardo-Veneta presso la Galleria Ponte Rosso a Milano. Tra le mostre personali di questo intenso periodo creativo, si ricordano quelle tenute alla galleria “Sant’Angelo” e alla “Colomba” di Venezia, alla galleria d’arte Comunale di Trieste e al ridotto del teatro S. Babila di Milano.

Una conferma della raggiunta e consolidata maturità artistica di renzo Codognotto è documentata dagli innumerevoli premi e riconoscimenti che gli vengono conferiti da istituzioni pubbliche e private. L’amore per la pittura e il desiderio di crescere artisticamente lo spingono a ricercare nuovi stimoli, passando per esperienze sempre diverse ed originali. Ora è a Parigi come in passato lo fu Venezia, ad affascinarlo; ciò che lo attrae è quell’atmosfera di grande città cosmopolita, che è stata culla della civiltà fi gurativa contemporanea, dalla folgorante stagione impressionista alla frenesia delle avanguardie del XX secolo. Il suo è un innamoramento che lo costringe a diversi lunghi soggiorni. Sono momenti carichi di passione oltre che di evasione, i cui risultati vengono presentati in una mostra personale intitolata “La mia Parigi” tenutasi a Udine nel 1997, presso il Centro Friulano Arti Plastiche, in cui espone oltre ottanta dipinti. “Tracce di luoghi Sacri” si intitola una singolare e inconsueta mostra personale tenutasi alla galleria d’arte “Adriana” quale omaggio, nell’anno del Giubileo, all’arte Sacra.

L’antica e austera Abbazia Benedettina di Sesto al Reghena ospita nel 1999, una personale dal titolo “Adriatico, figure, marine, suggestioni storiche”.
1999, mostra personale alla galleria d’arte “il Torchio”. Per Codognotto, l’Adriatico non è solo mare, bensì anche luogo d’incontro, di scambio di civiltà e cultura.
Nel 2001, espone alla “Banca d’Austria” di Villach, nel 2002 alla Galleria d’Arte Santo Stefano di Venezia, e alla Bottega del Quadro di Gorizia.
Nel 2003 alla galleria d’arte “la Piazzetta” di Udine, nel 2007 nella chiesa di “San Lorenzo” a San Vito al Tagliamento PN.
Nel 2007 alla Fiera di S. Andrea, dipinge 30 piatti pezzi unici irripetibili.
2009 Mostra d’Arte Contemporanea, Manzano Antico Foledor Boschetti della Torre “Venti d’Arte dal Friuli a Venezia”.
2010 Mostra personale Sala delle Colonne “Arte al Marconi” Portogruaro.
2010 A Cividale del Friuli, Palazzo De Nordis, collettiva “I Maestri del Paesaggio”. 2011 A Villa Manin di Passariano, nella mostra collettiva “Arte Contemporanea in Friuli Venezia Giulia 1961-2011”.
2011 Sempre a Cividale Palazzo De Nordis, alla mostra collettiva “La figura umana vista dai Maestri del ’900”. 2012 Tarcento, villa Moretti “Il Popolo e la Gente”.
2012 Campo Molino Gaiarade, Villa Altan, Mostra Personale 2013 Galleria d’Arte “la Piazzetta” di Udine “I cantori della bellezza”.
2014 Città di Caorle, Centro Civico “Adriatico, figure, marine, storia”.
2014 San Vito al Tagliamento PN, Chiesa di San Lorenzo “Sicilia”, mostra personale.

Numerose poi le esposizioni personali in diverse altre località del Friuli Venezia Giulia, del Triveneto e nazionali che proseguono con costanza e grande impegno.

Categorie arte | Eventi

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